La maglia è l'elemento maggiormente significativo nel calcio: va indossata, rispettata e amata. La maglia rimarrà sempre il primo amore nel cuore di un giocatore, anche se questi si cedono e si comprano o i loghi si ridisegnano. La prima maglia rispetta i colori sociali e la tradizione del club. Solo sulla casacca indossata nelle trasferte gli sponsor tecnici hanno libertà di azione. Solo da qualche anno si è obbligati a produrre una terza maglia, se non di più, basti pensare al Napoli che in questa stagione ne ha presentate quattro e gli anni passati sei, considerando le "Champions edition".
Le analisi di Calcio e Finanza hanno rilevato che il campionato italiano si regge sui diritti TV, per circa il 50% dei ricavati totali delle squadre. Il resto è rappresentato dalla somma delle plusvalenze, dai ricavi dello stadio e merchandising. Quest'ultimo aspetto è il punto debole dei bilanci della Serie A. La Juventus sfiora circa il 20% alla voce merchandising in bilancio, specie ora che ha cambiato logo. Real Madrid, Barcellona, Bayer Monaco, Manchester United e PSG superano tutte il 50% ala voce merchandising in bilancio. Entriamo più nello specifico: alcune squadre, come il Real e la Barça hanno eliminato le croci dai loro loghi sul merchandising venduto in Medio Oriente per aumentare il proprio impatto sui mercati asiatici. E ancora: il PSG ha ridisegnato il logo eliminando la culla di Luigi XIV sotto la Torre Eiffel. Adidas è il marchio più potente nel calcio italiano. Fondata da Adolf Dasler (Adi-Das, fratello di Rudolf, fondatore della Puma), l'azienda tedesca, almeno fino a fine stagione, veste Juventus e Milan. Tra i calciatori che indossano le scarpette di questo marchio si ha: Quadrado, Nani, Dzeko e Pjanic. Sui social, l'Adidas conta circa 52.9 milioni di fan (31.7 su Facebook, 3.3 su Twitter, 17.4 su Instagram e 500.000 su YouTube).
Dopo l'azienda tedesca abbiamo la Nike, brand nato nel 1967 da un'idea dell'allenatore di football dell’università dell’Oregon che chiamò con il nome della dea della vittoria un'azienda che dal Giappone importava delle scarpe. Oggi questo brand è sponsor di Inter, Roma ed Hellas Verona. E non solo: è anche fornitore del pallone ufficiale del nostro campionato. Il logo dello "Swoosh" conta circa solo 112.7 milioni di fan sui social (29.4 su Facebook, 7.3 su Twitter, 75.3 su Instagram e 700.000 su YouTube). Quali sono i giocatori che indossano le scarpe di questo noto brand, le scarpe con il "baffo"? Icardi, El Shaarawy ed Higuain. Una curiosità: Marchisio indossa da una vita le Nike, ma sul braccio ha tatuato lo slogan dell'Adidas "impossible is nothing".
Un'altra realtà affermata è Macron che veste i rossoblù dai tempi di Beppe Signori, ma anche Cagliari, Lazio e Spal. La casa di Bologna è inoltre il logo più presente sulle maglie della Serie A e da poco si è accordata per vestire le "piccole" nazionali affiliate alle Uefa (Andorra, Armenia, Bielorussia, Cipro, Isole Faroer, Liechtenstein, Lussemburgo e San Marino). I fan sui social per Macron sono 185.300 (146.000 su Facebook, 19.200 su Twitter, 19.200 su Instagram e 500 su YouTube).
Vediamo altre squadre, come Napoli, Sassuolo e Torino che invece vestono Kappa, azienda torinese che conta circa 750.000 utenti (510.000 su Facebook, 3.000 su Twitter e 237.000 su Instagram). Tramite le squadre, il brand guadagna maggiore visibilità: 6 milioni dal Napoli, 950.000 dal Torino e 570.000 dal Sassuolo.
Il brand spagnolo Joma veste invece due squadre, la Sampdoria e l'Atalanta. La particolarità di Joma è che personalizza con ricami l'interno delle maglie. Nella casacca dell'Atalanta vediamo scritto, infatti "La maglia sudata sempre", mentre in quella della Sampdoria "La maglia più bella del mondo". L'azienda conta 1 milione di fan totali. In Italia, nessun calciatore indossa materiale tecnico Joma.
Gli altri brand? Gli altri brand presenti nel campionato italiano vestono un solo club. Vediamoli da vicino. LeCoqSportif firma le divise della Fiorentina. Poi abbiamo il brand HS Sport che veste l'Udinese. Il Genoa è vestito da Lotto e sulle maglie scrive "Il club più antico d'Italia". Le divise al Crotone vengono fornite dal brand Zeus che indossa la stessa prima maglia dell'anno in cui ha avuto la promozione dalla Serie B alla Serie A. Il Benevento invece veste Frankie Garage che garantisce una visibilità alla squadra di circa 90.000 utenti.
Dati tratti da Social Media Soccer