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Il boom dell'Influencer Marketing tra le strategie aziendali vincenti

L’Influencer Marketing, strumento pubblicitario conosciuto in passato sotto altre forme, è divenuto oggi una delle principali strategie di marketing adottate dalle aziende. Potremmo paragonarlo al concetto di testimonial, già esistente dagli anni ‘90, oppure agli sconti riservati ai taxisti per l’acquisto di auto negli anni ‘70.

Nelle strategie di marketing uno degli obiettivi è aumentare l’engagement rate, cioè il tasso di coinvolgimento degli utenti, che si mostrano più o meno interessati a ciò che gli viene offerto. È lo step che precede l’interazione sui social network, a cui punta ogni azienda perché è sinonimo di autorevolezza in rete (detta Online Reputation).

L’Influencer Marketing si basa proprio sul grado di affidabilità che un individuo possiede e ne fa uno strumento per influenzare le decisioni d’acquisto. Esso si fonda sul potere delle opinioni, più autentiche e trasparenti possibili. È la conferma del fatto che l’utente, inteso come consumatore, riveste un ruolo centrale e, attorno a esso, ogni dettaglio viene modellato.

 

I soggetti

Chi sono gli influencer? Lontano dagli stereotipi, le campagne di influencer marketing non sono soltanto quelle promosse da personaggi famosi. Ottimi candidati e volti adatti sono anche opinion leader di settore, blogger, youtubers o clienti fedeli che acquistano il prodotto e possono recensirlo online, condividendo il proprio parere sui social.

A seconda del settore e del mercato dove vogliamo inserirci, cambia la tipologia di influencer idoneo. Se l’azienda abbraccia i temi dell’ecosostenibilità e vuole pubblicizzare un evento, potrebbe scegliere un attivista/ambientalista. Se lo scopo è aumentare le vendite di un determinato prodotto di nicchia, allora sarà meglio optare per un esperto del settore.

In termini tecnici, si parla di profilazione, cioè quell’attività che sulla base dei dati personali degli utenti (età, località geografica, interessi, ecc..) aiuta a individuare il pubblico a cui ci rivolgiamo e, di conseguenza, l’ambassador migliore.

 

I mezzi 

Posto che l’influencer marketing si sviluppa nel tentativo di intercettare l’audience, i metodi per raggiungerlo possono essere diversi, in base a soggetti e oggetto del mercato in questione.

Uno degli strumenti che ha sempre mostrato di essere efficace è la tecnica dello storytelling, cioè del racconto di sé stessi e delle proprie esperienze (culinarie, di viaggio, di acquisto, ecc..). In questo modo si accorciano le distanze tra influencer e follower, che partecipa attivamente.

Come funziona? Condividere la propria quotidianità dona autenticità alle storie, sviluppa una certa reputation e, alla fine, crea un rapporto di fiducia col potenziale acquirente. Sulla base di questo senso affidamento, l’influencer diventa fonte di ispirazione.

Viene di nuovo in considerazione l’engagement, perché l’utente individua nelle abitudini di vita e nelle preferenze dell’influencer una serie punti di contatto che lo spingono a seguirne i consigli e a dare credito ai pareri.

Il potere dell’Influencer Marketing funziona anche dopo, quando l’effetto virale del contenuto è diminuito, perché sfrutta il cosiddetto WOM (Word of Mouth), cioè il Passaparola tra utenti e consumatori.

 

Gli scopi

Cosa garantisce una campagna ben strutturata di Influencer Marketing?

  • Visibilità online e popolarità offline;
  • Brand Awareness e Brand Reputation;
  • Aumento del traffico nel sito;
  • Possibilità di fare Lead Generation;
  • Aumento delle conversioni;
  • Incremento delle vendite;
  • Creazione di una vera e propria community fedele al brand.